La fiducia dei consumatori statunitensi rimane stabile in ottobre mentre le aspettative d’inflazione calano leggermente

I consumatori americani sembrano mantenere un atteggiamento prudente in ottobre, secondo l’ultimo rapporto preliminare dell’Università del Michigan.
L’indice di fiducia dei consumatori si è attestato a 55,0, praticamente invariato rispetto alla lettura di settembre (55,1) e leggermente superiore alle previsioni degli economisti, fissate a 54,2.
Il rapporto evidenzia un sentimento misto tra le famiglie americane. Sebbene gli intervistati abbiano mostrato un cauto ottimismo riguardo alla loro situazione finanziaria attuale e alle condizioni economiche per il prossimo anno, questo è stato compensato da un calo delle aspettative per le finanze future e per gli acquisti di beni durevoli. L’indice delle condizioni economiche attuali è salito da 60,4 a 61,0, mentre l’indice delle aspettative è sceso leggermente da 51,7 a 51,2.

Nel complesso, l’indagine indica che gli americani percepiscono pochi cambiamenti nelle prospettive economiche complessive rispetto al mese scorso, suggerendo che il morale rimane contenuto mentre i consumatori continuano ad affrontare alti costi di finanziamento e pressioni sui prezzi disomogenee.
Le aspettative sull’inflazione, tuttavia, hanno fornito una piccola nota positiva. Le previsioni a un anno sono scese al 4,6 % dal 4,7 %, mentre quelle di lungo periodo sono rimaste stabili al 3,7 %. Sebbene questi valori restino superiori all’obiettivo del 2 % della Federal Reserve, la stabilità indica che i consumatori non prevedono una forte ripresa dell’inflazione.
Il rapporto mensile dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori è considerato un importante indicatore del livello di fiducia delle famiglie e delle future tendenze di spesa. L’indagine coinvolge almeno 500 famiglie negli Stati Uniti – escludendo Alaska e Hawaii – per valutare la percezione delle finanze personali, delle condizioni economiche e delle prospettive generali.
Con la fiducia dei consumatori ancora vicina ai recenti minimi, gli analisti ritengono che i prossimi dati su vendite al dettaglio, occupazione e inflazione saranno fondamentali per capire se le famiglie sono pronte ad aumentare la spesa con l’avvicinarsi della fine dell’anno.
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