La BCE vede un’inflazione in stabilizzazione ma avverte che le tensioni commerciali potrebbero rallentare i progressi

La Banca Centrale Europea ritiene che la lotta contro l’inflazione stia entrando in una fase più tranquilla, ma la presidente Christine Lagarde avverte che le dispute commerciali globali potrebbero rapidamente complicare il quadro.
Punti chiave
- Lagarde afferma che l’inflazione dell’eurozona si sta mantenendo vicino all’obiettivo del 2% della BCE, ma l’incertezza resta elevata.
- I dazi e le tensioni commerciali globali sono ora le principali incognite che influenzano il percorso dell’inflazione.
- La BCE presenterà nuove proiezioni, inclusa la sua prima stima per il 2028 dopo la riunione del 18 dicembre.
Intervenendo davanti ai membri del Parlamento europeo, ha descritto un’area euro che ha finalmente riportato la crescita dei prezzi vicino al target, pur rimanendo esposta ai cambiamenti di politica economica all’estero.
Lagarde ha evidenziato che le ultime rilevazioni mostrano i prezzi al consumo oscillare intorno alla zona del 2%, livello che la BCE considera sano e sostenibile. Ha sottolineato che le pressioni sottostanti sono generalmente allineate a questo obiettivo, anche se il contesto economico più ampio rimane fragile.
I tassi probabilmente resteranno fermi con l’inflazione in stabilizzazione
Il percorso dei tassi della BCE è cambiato radicalmente dal picco del ciclo restrittivo. Dopo aver ridotto il tasso sui depositi dal 4%, i funzionari segnalano soprattutto la volontà di una pausa. Il dato di novembre sull’inflazione 2,2%, non ha fornito motivi per un cambio di rotta. L’inflazione di fondo, che esclude i settori più volatili come alimentari ed energia, è rimasta al 2,4%, confermando un raffreddamento delle dinamiche dei prezzi senza tuttavia un ancoraggio completo.
Nonostante questi valori stabili, la banca centrale ritiene che l’inflazione potrebbe scendere temporaneamente sotto il target nel medio termine, anche perché la prossima espansione del sistema europeo di tariffazione del carbonio è stata rinviata, eliminando un previsto impulso rialzista sui costi energetici.
Un quadro più ampio emergerà entro la fine del mese
Il prossimo pacchetto di previsioni della BCE, atteso dopo la riunione del 18 dicembre, includerà per la prima volta proiezioni fino al 2028. Lagarde ha detto ai legislatori che queste nuove valutazioni aiuteranno a chiarire come potrebbe evolvere l’equilibrio tra crescita e inflazione in un contesto globale caratterizzato da dazi mutevoli e rapporti commerciali imprevedibili.
Per ora, il messaggio proveniente da Francoforte è che l’inflazione si è raffreddata, la fase più difficile è alle spalle, ma lo scenario globale rimane troppo instabile perché i responsabili politici possano dichiarare vittoria.
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