Kevin O’Leary frena l’hype sui tagli dei tassi e prevede un impatto minimo su Bitcoin
Mentre i trader si preparano all’ultima riunione dell’anno della Federal Reserve, Kevin O’Leary invita il mercato cripto a non ossessionarsi sulla possibilità di un taglio dei tassi a dicembre.
Punti chiave
- Kevin O’Leary ritiene improbabile un taglio dei tassi a dicembre e afferma che Bitcoin reagirà poco.
- L’investitore sostiene che l’inflazione rimane persistente e che i policymaker non hanno stimoli a muoversi adesso.
- Le aspettative di mercato oscillano rapidamente in risposta ai segnali della Fed.
L’investitore ha dichiarato a Cointelegraph che l’intero dibattito è mal impostato, non perché la decisione della Fed sia irrilevante per i mercati, ma perché Bitcoin è arrivato a un punto in cui i movimenti monetari di breve periodo non ne determinano più la direzione.
In un’intervista rilasciata martedì, O’Leary ha affermato di non aspettarsi alcun taglio dei tassi questo mese e ha aggiunto che, anche in caso di taglio a sorpresa, difficilmente ciò scatenerebbe un forte rally di Bitcoin.
L’inflazione resta troppo rigida, secondo O’Leary
Lo scetticismo dell’investitore deriva da ciò che osserva nell’economia più ampia. Le pressioni sui prezzi sono ancora lontane dall’obiettivo della Fed. L’inflazione negli Stati Uniti è risalita al 3 % in settembre, il livello più alto dall’inizio dell’anno mentre dazi, costi salariali e ristrutturazioni delle supply chain continuano ad alimentare l’inflazione di fondo.
Poiché la banca centrale deve bilanciare condizioni occupazionali e inflazione, secondo O’Leary i funzionari non hanno motivo di allentare la politica troppo presto. A suo avviso, aspettarsi un taglio a fine anno è più un atto di speranza che una previsione fondata.
I mercati prevedono un taglio, ma le probabilità cambiano rapidamente
Nonostante la sua posizione, i trader restano convinti che la Fed taglierà i tassi. I dati del CME FedWatch indicano aspettative vicine all’89 %, un’inversione drastica rispetto a poche settimane fa, quando le probabilità erano scese verso il 30 %.
Questi rapidi cambiamenti mostrano quanto il mercato sia diventato sensibile a ogni segnale proveniente dai policymaker. Uno dei momenti più influenti è arrivato il 21 novembre, quando il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che i tagli potrebbero avvenire «nel breve termine» senza compromettere i progressi sull’inflazione. Le sue parole hanno immediatamente rafforzato le aspettative di un taglio.
Il movimento di Bitcoin riflette un mercato in attesa di un catalizzatore
O’Leary afferma che il recente comportamento di Bitcoin conferma la sua tesi. Dopo un calo di oltre il 17 % nell’ultimo mese, BTC si è stabilizzato intorno ai 91.000 $, e secondo lui difficilmente si discosterà di più del 5 % in entrambe le direzioni nel breve periodo. Questo movimento laterale indica che l’asset ha già assorbito gran parte dell’incertezza macroeconomica e che non verrà fuori da questo range finché non emergerà un catalizzatore più forte.
Nonostante ciò, il mercato cripto più ampio ha registrato un rimbalzo significativo questa settimana, con Bitcoin ed Ethereum che hanno recuperato le perdite di lunedì. Ma O’Leary afferma che queste oscillazioni non vanno confuse con una reazione alle decisioni della Fed.
Un anno definito da aspettative mutevoli
Il dibattito sul meeting di dicembre chiude un anno caratterizzato da forti oscillazioni nelle aspettative sui tassi. Dopo il primo taglio del 2025 a settembre e un altro a novembre, la Fed sembrava inizialmente avviata verso un ciclo di allentamento costante. Ma nuove pressioni inflazionistiche, rischi geopolitici e un mercato del lavoro irregolare hanno lasciato i trader incerti sulla reale capacità della banca centrale di muoversi in modo aggressivo.
Per O’Leary la sintesi è semplice: la Fed potrebbe anche tagliare i tassi, ma non adesso e Bitcoin continuerà a seguire il proprio percorso, indipendentemente da ciò che scommettono i mercati.
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