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Il boom dell’oro non è dovuto al crollo del dollaro, dice Anthony Scaramucci

Il boom dell’oro non è dovuto al crollo del dollaro, dice Anthony Scaramucci

Mentre la maggior parte degli investitori attribuisce l’ultima impennata dell’oro all’inflazione e al deterioramento monetario, Anthony Scaramucci non crede alla teoria della “svalutazione”.

Il fondatore di SkyBridge Capital ritiene che la vera ragione dell’aumento dell’oro sia molto più semplice: l’incertezza globale e le tensioni commerciali.

In una recente intervista a CNBC, Scaramucci ha affermato che lo slancio del metallo prezioso riflette gli investitori che si preparano a turbolenze nel commercio mondiale, non un rifiuto del dollaro statunitense. «La reazione dell’oro questa volta non riguarda il panico o l’inflazione incontrollata», ha suggerito. «Si comporta come una copertura contro la politica imprevedibile, non contro politiche economiche fallite».

Dominanza del dollaro «incrollabile»

Mentre molti nel mondo cripto vedono il declino del dollaro come inevitabile con il Bitcoin spesso presentato come suo successore, Scaramucci offre una visione molto diversa. Sostiene che il dollaro continuerà a dominare i mercati internazionali per decenni.

«Sarà quasi impossibile spodestarlo», ha dichiarato, aggiungendo che la crescente popolarità degli stablecoin ancorati al dollaro probabilmente rafforzerà – e non indebolirà – lo status del biglietto verde. Secondo lui, gli stablecoin digitalizzano l’influenza americana, estendendola nell’economia blockchain invece di eroderla.

Questa posizione rispecchia i recenti commenti del segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha descritto l’ecosistema del dollaro digitale come un moderno amplificatore della potenza monetaria americana.

Una sfida ai sostenitori del «debasement trade»

L’idea che gli investitori comprino oro perché il dollaro sarebbe destinato al collasso domina i commenti finanziari da mesi. Il miliardario Ken Griffin ha recentemente affermato che il «debasement trade» sta spingendo l’oro verso nuovi record. Scaramucci, però, sostiene che questa interpretazione sia errata.

«La gente sopravvaluta la fragilità del dollaro», ha osservato. «Abbiamo attraversato periodi ben peggiori dell’economia globale in cui l’oro si muoveva a malapena – il rally attuale riguarda la paura, non il crollo».

Le sue osservazioni tracciano una netta distinzione tra le narrazioni catastrofiste del mondo cripto e la sua prospettiva più equilibrata. Per Scaramucci, il Bitcoin rimane un asset di lungo termine di valore, ma non perché il dollaro USA stia declinando. A suo avviso, i mercati stanno reagendo all’incertezza a breve termine, non all’inizio di un reset monetario.


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Autore

Giornalista presso Coindoo

Alex è un giornalista finanziario esperto e un appassionato di criptovalute. Con oltre otto anni di esperienza nella copertura dei settori crypto, blockchain e fintech, conosce a fondo il mondo complesso e in continua evoluzione degli asset digitali. I suoi articoli, ricchi di spunti e riflessioni, offrono ai lettori una panoramica chiara sugli ultimi sviluppi e trend del mercato. Il suo approccio gli consente di rendere accessibili concetti complessi, senza rinunciare a contenuti approfonditi. Segui le sue pubblicazioni per rimanere sempre aggiornato sulle tendenze e i temi più rilevanti.

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