I ministri dell’UE pianificano una strategia per rafforzare le stablecoin basate sull’euro
I funzionari europei si preparano ad affrontare una crescente preoccupazione: il mercato globale delle stablecoin sta crescendo rapidamente e quasi tutte sono ancorate al dollaro statunitense.
Determinati a non restare indietro, i ministri delle finanze della zona euro discuteranno una nuova strategia volta a dare all’euro un ruolo più forte nella finanza digitale.
Il dibattito, previsto per la riunione di giovedì a Bruxelles, si concentrerà su come l’Europa possa incentivare lo sviluppo di stablecoin denominate in euro, che attualmente rappresentano meno dell’1% di un mercato globale da 300 miliardi $. Un alto funzionario vicino al dossier ha affermato che la discussione segna l’inizio di un ampio sforzo per «garantire all’Europa un posto in un mercato che gli Stati Uniti stanno cercando di dominare».
Un mercato costruito sul dollaro
Le stablecoin basate sul dollaro sono diventate la spina dorsale dell’economia cripto, fornendo la liquidità che alimenta la maggior parte degli exchange e dei sistemi DeFi. Negli Stati Uniti, il Genius Act approvato a luglio ha rafforzato ulteriormente questa posizione dominante, imponendo che le stablecoin siano garantite esclusivamente da dollari americani o titoli del Tesoro – consolidando di fatto il controllo di Washington sul settore.
I legislatori europei temono che ciò possa trasformarsi in una nuova egemonia del dollaro nell’era digitale, lasciando l’euro in secondo piano nella prossima fase di innovazione finanziaria.
Le banche in prima linea, ma l’Europa resta indietro
Alcune banche europee stanno già cercando di colmare il divario. Una coalizione di nove istituti, tra cui ING e UniCredit ha recentemente lanciato una stablecoin basata sull’euro per competere con i token statunitensi. Tuttavia, l’emissione complessiva, pari a soli 620 milioni $, rappresenta una frazione rispetto ai volumi americani.
«L’Europa sta sperimentando, ma la scala non è nemmeno paragonabile a quella oltreoceano», ha dichiarato il funzionario, aggiungendo che i ministri dovranno decidere se l’approccio normativo europeo stia favorendo o ostacolando lo sviluppo del settore.
La questione MiCA
Con il regolamento sui mercati delle cripto-attività (MiCA), l’UE dispone di uno dei quadri normativi più completi al mondo, ma alcuni politici ritengono che le regole possano essere troppo restrittive. La riunione di giovedì valuterà se sia possibile adattare il quadro per sostenere meglio l’innovazione, mantenendo al contempo le necessarie garanzie.
La discussione includerà anche il progetto dell’euro digitale, un’iniziativa a lungo termine della Banca Centrale Europea che mira a creare un’alternativa pubblica alle stablecoin private. Secondo i funzionari, i due percorsi – un quadro regolatorio per gli emittenti privati e una valuta digitale statale – devono evolversi insieme affinché l’euro rimanga competitivo.
«Questa è solo la prima fase», ha dichiarato l’alto funzionario. «I ministri delle finanze vogliono comprendere il contesto, raccogliere idee e poi definire una strategia. La priorità è chiara: garantire che l’Europa abbia un posto reale al tavolo prima che il mercato ci superi».
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